CILA post Salva Casa: perché dichiarare le tolleranze se manca lo stato legittimo?

Aggiornamento obbligatorio entro maggio 2025: ecco cosa cambia realmente nel modulo CILA. Cosa è stato inserito e cosa manca

di Gianluca Oreto - 22/04/2025

Mancano appena 17 giorni all’adeguamento della modulistica edilizia da parte delle Regioni, secondo quanto previsto dall’Accordo della Conferenza Unificata del 27 marzo 2025 (Rep. atti n. 35/CU). Un appuntamento importante per professionisti e uffici tecnici, in attuazione delle modifiche introdotte dal c.d. “Decreto Salva Casa”.

L’obbligo di adeguamento per Regioni e Comuni

L’art. 1, comma 3 dell’Accordo, prevede che le Regioni dovranno adeguare, entro il 9 maggio 2025, i contenuti informativi dei moduli unificati e standardizzati alle novità introdotte dalla Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Salva Casa). Lo stesso comma dispone pure che “I comuni, in ogni caso, adeguano la modulistica in uso sulla base delle previsioni del presente accordo entro il 23 maggio 2025”.

In altre parole, a prescindere dal recepimento regionale, i Comuni dovranno “in ogni caso” adeguare la modulistica in uso già dal 23 maggio 2025.

In questo approfondimento ci concentreremo sulla Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) e sulle modifiche apportate dalla Conferenza Unificata, cercando di capire quale sia la ratio dell’unica variazione approvata.

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