Incentivi funzioni tecniche: come calcolarli in caso di accordi quadro?

In caso di accordi quadro gli incentivi vanno calcolati sui singoli contratti attuativi o sull’importo massimo dell’accordo? Ecco la risposta del MIT

di Redazione tecnica - 09/04/2025

Come si calcola l’incentivo per le funzioni tecniche nel caso di affidamenti tramite accordo quadro? L’importo di riferimento è quello massimo dell’AQ oppure l’importo effettivo dei singoli contratti attuativi? Un chiarimento importante per RUP e tecnici coinvolti nella gestione degli appalti pubblici arriva dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

Incentivi funzioni tecniche: il MIT sui criteri di calcolo negli Accordi Quadro

Il quesito sottoposto al MIT riguarda un accordo quadro per lavori di manutenzione con un solo operatore, con importo a base di gara di 100 euro e ribasso del 20%. Attraverso tre contratti attuativi (da 40 €, 60 € e 25 €, tutti al lordo del ribasso), l’amministrazione intende utilizzare l’intero importo dell’accordo quadro, pari appunto a 100 euro netti.

Si chiede quindi se l’incentivo per le funzioni tecniche (di cui all’art. 45 del d.Lgs. n. 36/2023) debba essere calcolato sull’importo massimo dell’accordo quadro (125 € lordo) o sull’importo netto realmente impegnato nei singoli contratti attuativi (100 € netti al ribasso).

La disposizione di riferimento è l’art. 45 del D.Lgs. 36/2023, che disciplina l’incentivazione delle funzioni tecniche. Tale norma stabilisce che l’incentivo è legato alle attività effettivamente svolte, entro i limiti del quadro economico dell’intervento e previa rendicontazione.

In caso di accordo quadro, il criterio del MIT trova fondamento nel principio di effettività della prestazione e della spesa: l’incentivo si lega all’affidamento concreto, non alla potenzialità teorica dell’accordo.

 

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