Incentivi funzioni tecniche: interviene la Corte dei Conti

Quali soggetti e attività sono incentivabili? Quali differenze ci sono tra vecchio e nuovo Codice dei Contratti? Ecco alcuni chiarimenti dalla magistratura contabile

di Redazione tecnica - 15/02/2024

La disciplina sugli incentivi alle funzioni tecniche è stata oggetto di un’evoluzione che coincide, per i contratti pubblici con il passaggio dal codice d.Lgs. n. 50/2016 al nuovo d.Lgs n. 36/2023.

Incentivi alle funzioni tecniche: la Corte dei Conti su soggetti e attività incentivabili

Nel primo caso, il riferimento era l’art. 113, nel secondo l’art. 45, con alcune differenze relative a soggetti e attività incentivabili. Sul tema è intervenuta la Corte dei Conti, sez. regionale di controllo per la Toscana, con la Delibera n. 3/2024/PAR, con la quale ha fornito alcuni chiarimenti a un Comune, in relazione a quattro quesiti posti dal sindaco:

  • se sia incentivabile, ai sensi dell’ex. art. 113, comma 2, del D.Lgs. 50/2016 il personale che abbia svolto le attività soggette ad incentivazione senza che fosse ancora il vigore il relativo Regolamento;
  • se, in caso di risposta positiva, tali incentivi siano esclusi dai vincoli riferibili al trattamento accessorio del fondo del personale del comparto;
  • se sia possibile incentivare il personale dipendente non appartenente alla famiglia professionale relativa ai profili professionali “tecnici” sia ai sensi dell’art. 113, comma 2, del D.Lgs. 50/2016 che dell’articolo 45 del D.lgs. n. 36/2023 che ha disposto la nuova regolamentazione in materia di incentivi tecnici individuando le attività incentivabili con rinvio all’allegato I.10 (il citato Decreto ha approvato il nuovo Codice dei Contratti Pubblici ed abrogato la previgente disciplina che comunque risulta sempre applicabile ai contratti affidati sotto la vigenza del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.);
  • se, in caso di risposta positiva, siano incentivabili specifiche attività quali quelle attinenti:
    • alla predisposizione dei documenti di gara, alla predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e del programma biennale (adesso triennale) degli acquisti di beni e servizi;
    • alla collaborazione di supporto ai RUP o ai DEC per i lavori pubblici, per gli acquisiti di beni e servizi e, dal 1° luglio 2023 gli affidamenti diretti, le concessioni, per i partenariati pubblico-privato, qualora fossero già state accantonate le risorse finalizzate all’incentivazione tecnica L’Ente evidenzia la normativa di riferimento in materia di incentivi tecnici (art. 113 del d.lgs. 56/2016 e art. 45 del D.lgs. n. 36/2023) soffermandosi, poi, sugli aspetti ritenuti maggiormente rilevanti.

Vediamo nel dettaglio le risposte fornite dai magistrati contabili.

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