Iscrizione RENTRI: come e quando pagare il contributo annuale
Scadono a breve i termini per il versamento 2025 al Registro per la tracciabilità dei rifiuti. Ecco i soggetti obbligati ed entro quando devono procedere
Scade a brevissimo il termine per il pagamento dell'annualità 2025 a carico dei soggetti che hanno completato nel 2024 l'iscrizione al RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti).
Iscrizione RENTRI: entro quando versare la quota annuale
Operativo dal 13 febbraio 2025, il RENTRI rappresenta il nuovo sistema digitale per la tracciabilità dei rifiuti in sostituzione del precedente sistema cartaceo, con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare la gestione dei registri di carico/scarico e dei formulari di identificazione.
Secondo quanto previsto dal D.M. n. 59/2023 e secondo lo scadenzario progressivo, sono già obbligati all’iscrizione i seguenti soggetti
- impianti di recupero e smaltimento di rifiuti;
- trasportatori di rifiuti (compresi i conto proprio e conto terzi);
- intermediari e consorzi;
- aziende con più di 50 dipendenti che producono rifiuti pericolosi o non pericolosi da attività industriali, artigianali, trattamento di rifiuti, acque o fumi.
Dal 13 febbraio 2025, questi soggetti devono gestire i registri di carico e scarico in digitale e utilizzare esclusivamente i nuovi formulari vidimati digitalmente.
Versamento del contributo annuale: scadenza, importo e soggetti interessati
Secondo quanto previsto dalla normativa, i soggetti iscritti nel 2024 devono versare, entro il 30 aprile 2025, il contributo annuale per l’anno 2025. Il pagamento va effettuato tramite la piattaforma PagoPA accedendo all’area riservata nella sezione Pratiche/Contributo annuale”.
Questi gli importi previsti per ogni unità locale:
- 60 € a carico di:
- produttori iniziali con oltre 50 dipendenti;
- trasportatori;
- soggetti che trattano rifiuti;
- intermediari e consorzi;
- soggetti art. 18 del D.M. n. 59/2023;
- 30 € a carico di produttori iniziali con 11-50 dipendenti;
- 10 € a carico di produttori di rifiuti con meno di 11 dipendenti o non ricompresi nelle precedenti categorie.
Cosa succede se non si paga?
Il mancato pagamento non comporta la cancellazione automatica dal RENTRI, ma potrebbe avere impatti negativi in sede di controllo o ispezione, in quanto rappresenta una violazione formale dell’obbligo di mantenimento dell’iscrizione secondo le modalità previste dal decreto.
Inoltre, per i soggetti che non risultano aggiornati con il versamento del contributo annuale, potrebbe non essere possibile accedere ai servizi digitali di gestione dei registri e dei FIR, essenziali per garantire la tracciabilità obbligatoria.
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