Rischio e degrado di un cappotto termico funzionale
Il comportamento del cappotto termico: dal rischio incendio alle prove di laboratorio
Il cappotto termico (esterno) è uno strato di materiale isolante applicato all’involucro (di un sistema edilizio) – finalizzato alla protezione termica (e igrometrica) dell’ambiente interno dell’edificio.
Il comportamento del cappotto termico
Negli edifici attualizzati (riqualificati) – e in quelli di nuova costruzione – lo strato isolante (cappotto termico) ha uno spessore che varia da circa10 a circa 20 centimetri – in funzione della zona climatica di ubicazione dell’edificio.
Il comportamento di un materiale isolante – che rappresenta il core del cappotto termico – è essenzialmente caratterizzato da tre grandezze: la conduttività termica (ƛ), il fattore di resistenza alla diffusione del vapore (µ) e la classe di reazione al fuoco.
Un cappotto termico funzionale ha uno strato isolante con bassa conduttività, bassa resistenza alla diffusione del vapore e incombustibile (oppure combustibile senza produzione di fiamma).
In pratica un cappotto termico viene fornito dal produttore in un kit costruttivo certificato ETICS (External Thermal Insulation Composite System – Sistema Composito di Isolamento Termico Esterno) – ovvero viene fornito come sistema a norma (collante, isolante, tasselli, rete di armatura ecc.).
Purtroppo, nonostante la coerenza normativa, i sistemi ETICS includono soluzioni con materiale isolante combustibile, come ad esempio il polistirene espanso (EPS) ecc.
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