Salva Casa e modulistica edilizia, cosa cambia dal 9 e dal 23 maggio 2025

L’Accordo in Conferenza Unificata ha previsto due scadenze per l’adeguamento della modulistica edilizia alle nuove disposizioni previste dal Salva Casa

di Redazione tecnica - 09/05/2025

In un contesto normativo sempre più articolato e in evoluzione, la Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Salva Casa), ha imposto una profonda revisione del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia o TUE), focalizzata su 4 macro-aree di intervento definite dal MIT nelle sue Linee di indirizzo e criteri interpretativi.

Sull’argomento è stato particolarmente significativo il webinar organizzato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), in collaborazione con l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), con la partecipazione del capo dell’Ufficio legislativo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Elena Griglio. L’occasione è stata utile per chiarire l’iter e le motivazioni alla base del decreto “Salva Casa”, e per anticipare l’imminente riforma organica del Testo Unico Edilizia.

Salva Casa: le 4 macro-aree di intervento

Le novità introdotte dal Salva Casa si concentrano su quattro direttrici principali, ognuna delle quali ha richiesto l’adeguamento della modulistica edilizia:

  1. Stato legittimo degli immobili
    • Art. 9-bis: possibilità di attestare lo stato legittimo anche tramite l’ultimo titolo edilizio riferito all’intero immobile.
  2. Mutamenti di destinazione d’uso
    • Art. 10, comma 2, e art. 23-ter: introdotte nuove regole per cambi di destinazione d’uso con o senza opere, anche per piani seminterrati.
  3. Tolleranze e semplificazioni delle sanatorie
    • Art. 34-bis: nuove tolleranze costruttive “straordinarie”;
    • Art. 34-ter: regolarizzazione degli interventi in parziale difformità ante ’77;
    • Art. 36-bis: nuova sanatoria semplificata, anche in zona sismica e in aree vincolate.
  4. Standard edilizi e agibilità
    • Art. 2-bis: recupero dei sottotetti;
    • Art. 6: ampliamento edilizia libera;
    • Art. 24: agibilità semplificata per miniappartamenti esistenti.

Benché il MIT abbia più volte sottolineato l’immediata operatività del Salva Casa, è chiaro che la pacifica applicazione delle nuove procedure ha imposto anche una profonda revisione dei modelli standard per i procedimenti edilizi.

L’adeguamento della modulistica è arrivato in Gazzetta Ufficiale l’11 aprile 2025 con la pubblicazione dell’Accordo della Conferenza Unificata 27 marzo 2025 (Rep. atti n. 35/UE). Un accordo che ha definito le indicazioni operative per procedere all’adeguamento della modulistica, affidato in una precisa road map a Regioni e Comuni.

L’accordo della Conferenza Unificata: il nuovo quadro operativo

La prima scadenza è il 9 maggio 2025. Entro questa data le Regioni avrebbero dovuto adeguare i contenuti informativi dei moduli unificati e standardizzati, seguendo le indicazioni fornite dall’Accordo.

L’art. 1, comma 3, dell’Accordo stesso ha comunque previsto che, a prescindere dall’adeguamento regionale, “I comuni, in ogni caso, adeguano la modulistica in uso sulla base delle previsioni del presente accordo entro il 23 maggio 2025”.

Ciò significa che entro il 23 maggio 2025 i Comuni dovranno:

  • scaricare le istruzioni dell'Accordo relative ai seguenti moduli:
    • Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA);
    • permesso di costruire;
    • SCIA alternativa al permesso di costruire;
    • Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA).
  • adeguare i modelli integrando oneri locali, indirizzi e riferimenti urbanistici;
  • pubblicare i moduli aggiornati sul sito istituzionale dell’ente;
  • formare il personale tecnico all’uso dei nuovi modelli.

Al momento, l'unica Regione che è intervenuta sulla modulistica edilizia è la Lombardia con una deliberazione che demanda però a successivi e appositi decreti dirigenziali.

Il webinar ANCI

Organizzato da ANCI in collaborazione con ANCE, il webinar del 7 maggio 2025 ha rappresentato un passaggio cruciale per accompagnare l’attuazione del decreto “Salva Casa” e il conseguente adeguamento della modulistica edilizia. Più di mille tecnici e funzionari comunali hanno partecipato all’evento, che ha visto l’intervento dei principali esperti del settore, oltre che della dott.ssa Elena Griglio, capo dell’Ufficio legislativo del MIT.

Il Vice Segretario ANCI Generale Stefania Dota ha illustrato:

  • le tempistiche dell’adeguamento;
  • le modifiche sono strettamente connesse alle quattro macroaree di intervento del Salva Casa

È seguito l'intervento della dott.ssa Griglio che ha preliminarmente ringraziato ANCI confermando che il confronto con l’Associazione dei Comuni italiani “è sempre stato franco, costruttivo e ci ha aiutato a capire quelli che sono i problemi dal basso, perché le riforme servono se c'è una reale comprensione di quelle che sono le dinamiche del territorio”.

Il capo dell’Ufficio legislativo del MIT ha chiarito che il decreto Salva Casa rappresenta solo il primo tassello di una riforma strutturale del Testo Unico Edilizia. “Il Salva Casa non è la risposta finale – ha confermato la dr.ssa Griglio – nel senso che la risposta finale dovrà essere quella di un riordino complessivo del testo unico dell'edilizia, perché solo attraverso una revisione completa delle regole sarà possibile comunque garantire anche delle disposizioni chiari, leggibili e comprensibili”.

L'obiettivo del MIT è:

  • semplificare il quadro normativo;
  • definire chiaramente i titoli edilizi e gli ambiti di competenza tra Stato e Regioni;
  • rafforzare l’operatività delle amministrazioni comunali con strumenti chiari e applicabili.

All’intervento della dr.ssa Griglio sono seguiti:

  • Maurizio Cabras (ANCI) che è ha approfondito le novità sullo stato legittimo degli immobili;
  • Francesca Zaccagnini (ANCE) che ha parlato dei cambi di destinazione d’uso e dell’agibilità;
  • Roberto Evangelisti (ANCI) che ha chiarito le novità sulla semplificazione delle procedure sanatorie.
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