Comunità energetiche: i Periti Industriali sul Decreto CER 2025
Il plauso del CNPI al provvedimento che amplia la platea dei beneficiari e rafforza gli incentivi del PNRR. Si attende adesso l'approvazione della Corte dei Conti e del Consiglio Ecofin
Un passo avanti per la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili (CER) in Italia. Così il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali (CNPI) ha definito il decreto firmato il 16 maggio 2025 dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che cambia profondamente il quadro operativo dell’investimento 1.2 del PNRR dedicato alla “Promozione delle rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo”.
Decreto CER 2025: il CNPI sulle nuove opportunità per le Comunità Energetiche
Come sottolinea il Consiglio, con il provvedimento, che si inserisce nel processo di riprogrammazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, viene ampliata significativamente la platea dei beneficiari, si rafforzano le misure economiche previste e si semplificano al contempo gli iter procedurali: una mossa strategica per dare impulso alla transizione energetica, coinvolgendo in modo più incisivo territori, professionisti e soggetti del terzo settore.
Scendendo nei dettagli, tra le modifiche più rilevanti rientrano:
- l’estensione del contributo in conto capitale, pari al 40% dei costi ammissibili, anche ai progetti localizzati in Comuni con popolazione fino a 50.000 abitanti (in precedenza il limite era fissato a 5.000). Questo significa che verrà promossa la costituzione di CER anche in contesti urbani di medie dimensioni, favorendo economie di scala e maggiori impatti sistemici;
- l’aumento dell’anticipo riconosciuto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che passa dal 10% al 30% dell’importo totale. L’obiettivo è chiaro: agevolare l’avvio dei cantieri e sostenere la liquidità dei soggetti proponenti, che nella maggior parte dei casi sono enti locali, cooperative energetiche o organizzazioni del terzo settore
- la possibile applicazione retroattiva delle nuove disposizioni anche alle domande presentate prima dell’entrata in vigore del decreto, ampliando così le opportunità di accesso a condizioni più favorevoli.
Termine lavori e operatività delle nuove disposizioni
Il CNPI segnala che resta invariata la modalità di accesso tramite procedura a sportello, sebbene con tempistiche dierse: gli impianti dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026 ed entrare in esercizio entro 24 mesi dalla data di fine lavori, comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Il saldo finale sarà erogato solo dopo la presentazione della richiesta di rimborso corredata da documentazione attestante la piena realizzazione del progetto.
Infine, una notazione importante sulla reale operatività del Decreto: oltre al passaggio presso la Corte dei Conti, il provvedimento sarà pienamente operativo solo dopo l’approvazione del Consiglio ECOFIN sulla proposta italiana di riprogrammazione del PNRR.
Fino ad allora, le modifiche introdotte restano formalmente sospese, seppur già delineate nei contenuti. Eventuali ulteriori modifiche saranno comunicate attraverso il portale istituzionale del MASE, e i soggetti interessati dovranno adeguarsi tempestivamente.
Percerto: vantaggi anche per la CER dei Periti Industriali
Tra i progetti che trarranno vantaggio dalle nuove disposizioni rientra Percerto, la comunità energetica promossa dal Consiglio Nazionale dei Periti Industriali (CNPI).
Il presidente della CER, Giovanni Esposito, ha sottolineato come l’estensione della soglia demografica e l’incremento dell’anticipo rappresentino leve importanti per rafforzare il modello operativo che punta su un forte coinvolgimento territoriale, tecnico e partecipativo: “Si apre una fase in cui i Periti Industriali potranno giocare un ruolo centrale non solo come progettisti di impianti e sistemi, ma anche come facilitatori di processi partecipativi, capaci di tradurre in azioni concrete gli obiettivi della transizione energetica e della democratizzazione dell’energia”.