Lottizzazione abusiva: i limiti alla sanatoria in aree già urbanizzate
TAR Sicilia: la lottizzazione abusiva è configurabile anche in zone già urbanizzate da abusi pregressi, se l’edificazione consolida un insediamento in contrasto con la pianificazione vigente
Può una lottizzazione abusiva realizzarsi anche in aree già urbanisticamente compromesse da pregressi abusi? E in questi casi è possibile ottenere un permesso edilizio in sanatoria? Il TAR Sicilia ribadisce che, ai fini della configurabilità della lottizzazione abusiva ex art. 30 del d.P.R. 380/2001, non rileva solo il grado di urbanizzazione dell’area, ma la compromissione concreta dell’assetto territoriale e la violazione del potere pianificatorio dell’amministrazione.
Lottizzazione abusiva in aree già urbanizzate: no del TAR alla sanatoria
La vicenda esaminata dalla sentenza del 10 marzo 2025, n. 536, prende le mosse da una richiesta di condono edilizio ai sensi della legge n. 47/1985, presentata per un fabbricato costruito in zona destinata a verde agricolo dal PRG vigente. L’area interessata era già caratterizzata da un contesto urbano irregolare frutto di pregressi frazionamenti e costruzioni abusive.
In assenza di riscontro da parte del Comune, i richiedenti avevano ritenuto che si fosse formato il titolo edilizio per silenzio-assenso ai sensi dell’art. 28, comma 2, della L.R. Sicilia n. 16/2016, e avevano avanzato istanza per l’approvazione di un piano di recupero urbanistico ai sensi dell’art. 2, comma 54, della legge n. 662/1996, volto a sanare l’intero nucleo.
L’amministrazione ha tuttavia respinto la richiesta, sostenendo che il fabbricato fosse inserito in una lottizzazione abusiva di tipo misto – sia cartolare che materiale – vietata dall’art. 30 del d.P.R. n. 380/2001, e ha conseguentemente annullato d’ufficio il titolo edilizio ritenuto tacitamente formato.
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